Equinox (35 page)

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Authors: Michael White

Tags: #Fiction, #Thrillers, #Suspense

BOOK: Equinox
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I più celebri sono i Massoni e i Cavalieri Templari. Fra gli altri: gli Illuminati, i Rosacroce e, più di recente, l'Ordine Ermetico dell'Alba Aurea. Una veloce ricerca su Google svela l'esistenza di parecchie società segrete, bizzarre e oscure. Per la maggior parte sono formate da innocui illusi, ma numerose teorie sulla cospirazione sostengono che gruppi come gli Illuminati e i Massoni siano in realtà strumenti per figure avvolte nell'ombra, i veri detentori del potere mondiale, uomini che controllano le leve politiche e finanziarie del mondo moderno.

 

Royal Society

 

Inizialmente nota come Invisible College, la Royal Society nacque nel 1648 al Wadham College di Oxford.

A quei tempi era poco più di un consesso informale di accademici riuniti dalla carismatica figura di John Wilkins, famoso matematico. Tra i fondatori figurano luminari come Robert Boyle, Henry Oldenburg e l'astronomo e vescovo Seth Ward.

Nel 1659, la Society si trasferì a Londra, al Gresham College, e tre anni più tardi ottenne lo statuto reale conferito da Carlo II, grande sostenitore di scienza e filosofia. Da allora si chiamò Royal Society.

Nel 1672, un decennio dopo la fondazione ufficiale, Isaac Newton entrò a farne parte. A quel punto, alcuni dei più celebri uomini dell'epoca si erano uniti alla Royal Society. Tra gli altri, Samuel Pepys, Christopher Wren e Robert Hooke.

Scopo della Royal Society era studiare quella che all'epoca si chiamava “filosofia naturale” (oggi definita scienza), e a questo fine i membri conducevano esperimenti e dimostrazioni, leggevano i propri lavori alle riunioni. Pubblicarono alcuni dei primi studi scientifici conosciuti. Al tempo stesso, molti si interessarono di materie che oggi sarebbero considerate legate all'occulto. Prove dimostrano che alcuni di loro avevano stretti rapporti con massoni e templari.

Quei protoscienziati, tra i quali alcuni dei nomi più importanti dell'epoca (Isaac Newton, Robert Boyle, Robert Hooke), condussero una doppia vita.

In superficie apparivano filosofi e ricercatori scientifici convenzionali, ma a porte chiuse si dedicavano avidamente ad alchimia, astrologia e altri aspetti della tradizione occulta.

 

Scitale e crittografìa

 

Esistono due modi per utilizzare codici. Si chiamano steganografia e crittografia. La steganografia consiste nel nascondere fisicamente un messaggio. L'esempio più famoso viene dagli scritti di Erodoto, il quale descrive il metodo di codificazione usato dal persiano Istieo. Istieo spedì un messaggio ad Aristagora, tiranno di Mileto, facendolo tatuare sul cuoio capelluto di uno schiavo. Aspettò che i capelli ricrescessero, poi spedì lo schiavo ad Aristagora, ordinandogli di farsi radere i capelli all'arrivo.

Un'ingegnosa variante è la scitale, usata per la prima volta dai comandanti greci. Si scriveva un messaggio su un papiro inserendovi lettere o parole a casaccio. Avvolto attorno a un cilindro, il messaggio poteva essere letto lungo il cilindro stesso. Veniva spedito senza il cilindro. Il destinatario doveva conoscere le dimensioni del cilindro e il modo esatto di avvolgere il papiro per poter leggere il messaggio.

La crittografia, un sistema di codificazione molto più versatile, è stata utilizzata da militari, regnanti e governi sin dai primi giorni della scrittura.

Si dice che Giulio Cesare sia stato uno dei primi soldati impegnati in una campagna militare a utilizzare un codice. Spediva messaggi dalla Britannia a Roma servendosi della più semplice delle crittografie, spostando di tre posti le lettere dell'alfabeto, per cui la A diventava una D, la B una E eccetera. Solo chi conosceva il numero esatto degli spostamenti poteva tradurre il codice. Oggi questo metodo appare notevolmente ingenuo, ma essendo stato uno dei primi a essere usato, la semplice novità mantenne salvo il segreto, almeno per un certo tempo.

Nell'Europa medievale, i codici caddero in disuso, come lettura e scrittura, ma militari e filosofi del Rinascimento riscoprirono la crittografia. Leonardo da Vinci nascose le sue ricerche più clandestine scrivendo col metodo della riflessione allo specchio. Ruggero Bacone era ossessionato da codici e cifrari. A metà del tredicesimo secolo scrisse un trattato sull'argomento molto letto, l'Epistula de secretis operibus naturae et de nullitate magiae.

Il genio polivalente Leon Battista Alberti, che influenzò e ispirò Leonardo in molte aree, è noto come padre della crittografia occidentale perché introdusse molte delle idee chiave ancora usate dagli analisti dei nostri giorni. Queste ingegnose idee comprendono l'analisi di frequenza, una tecnica usata per individuare e definire in un testo schemi che offrono indizi importanti per la chiave di codificazione. L'Alberti creò anche i primi cifrari polialfabetici e le prime ruote da cifrario, usando una serie di ruote sulle quali erano incisi numeri e lettere. Le si poteva utilizzare per sostituire le lettere nei messaggi.

Le idee dell'Alberti sulla codificazione polialfabetica vennero ulteriormente sviluppate dallo studioso tedesco Giovanni Tritemio, che pubblicò Polygraphiae nel 1518. Le ruote dell'Alberti vennero adottate anche da Thomas Jefferson, che si servì di un complesso insieme di ventisei ruote per creare una macchina crittografica usata dall'inizio del diciannovesimo secolo fino al 1942, quando l'esercito americano la abbandonò.

La più famosa storia sulla crittografia dei tempi moderni è quella di Enigma, un congegno per la criptazione ideato dai tedeschi prima dell'inizio della seconda guerra mondiale per codificare le istruzioni operative e comunicare con la flotta di sottomarini. Svelare il codice di Enigma fu per gli alleati un'operazione ad alta priorità. Venne creato un gruppo di crittografi e matematici inglesi a Bletchley Park, nel Buckinghamshire. Si misero al lavoro sui messaggi dei tedeschi nell'aprile 1940 e continuarono per l'intera guerra. La loro opera, oltre a salvare migliaia di alleati, accelerò enormemente lo sviluppo del primo computer elettronico. Cruciale fu la costruzione di una macchina chiamata Colossus, un progetto guidato da Alan Turing e da un ristretto gruppo di analisti che divennero i primi specialisti di computer in assoluto. Il loro lavoro spianò la strada alla massiccia espansione dei computer nel dopoguerra. Non sorprende quindi che lo sviluppo dei computer sia stato inestricabilmente legato, da allora in poi, ai codici. Oggi, le lezioni apprese dai crittografi sono di profonda importanza per l'economia e la scienza. La crittografia resta un prezioso strumento per strateghi militari e politici.

 

Sheldonian Theatre

 

Fu progettato da Christopher Wren. I lavori iniziarono nel 1664 e l'edificio venne completato nel 1668. In origine venne pensato come parte dell'università di Oxford e utilizzato per conferenze ed eventi speciali.

Oggi è aperto al pubblico. Ospita concerti e conferenze. È molto vicino alla Radcliffe Camera, alla Biblioteca Bodleiana e all'Hertford College.

Quasi certamente le sue fondamenta affondano nei celebri tunnel che si aprono al di sotto della Bodleiana. Comunque, nella realtà Christopher Wren non riferì di avere scoperto uno strano labirinto mentre venivano gettate le fondamenta.

 

Tavola di Smeraldo

 

Per l'alchimista, il testo della Tavola di Smeraldo è uno dei più sacri. Si dice che la celeberrima tavola sia appartenuta al mitico Ermete Trismegisto, il padrino dell'alchimia. Tutti gli alchimisti successivi dovettero operare partendo da copie di copie del testo originale. Com'era prevedibile, le varie versioni si sono modificate radicalmente nel corso dei secoli.

Il testo della tavola era tanto importante perché offriva quello che si riteneva un metodo sicuro e ampiamente testato per produrre la pietra filosofale. Una specie di ricetta incredibilmente complessa trasmessa di generazione in generazione. La prima copia nota del testo apparve in Occidente attorno alla metà del dodicesimo secolo, in edizioni di un'opera falsamente attribuita ad Aristotele, il Secretum secretorum. Si tratta in realtà di una traduzione del Kitab Sin al-Asar, un libro di consigli ai re tradotto in latino da Giovanni di Siviglia. Si ritiene che il Kitab Sirr al-Asar, la più antica versione nota nel mondo intero del testo, risalga circa all'800 d.C, ma alcuni studiosi sostengono che fu preceduto da un altro testo, Kitab Sirr al-Khaliqa wa San 'at al-Tabi'a (Libro del segreto della creazione e dell'arte della natura), scritto nel 650 d.C.

La sfera di rubino descritta in Equinox è frutto di pura invenzione.

 

Trill Mill

 

Il torrente Trill Mill esiste esattamente come descritto nel romanzo, però oggi è una pallida ombra del torrente originale. È un piccolo affluente del Tamigi. Nel Medioevo scorreva in superficie nel centro di Oxford e veniva usato come canale per piccole imbarcazioni. A metà del diciannovesimo secolo era talmente inquinato da essere più o meno una fogna a cielo aperto. In seguito, considerato rischiosissimo per la salute pubblica, fu deviato nel sottosuolo e l'area venne edificata.

Entrambe le storie su Lawrence d'Arabia e sugli scheletri vittoriani sono vere, ma per quanto mi risulta non esiste una via d'accesso segreta a un labirinto sotterraneo che passi per il Trill Mill.

 

John Wickins (1643-1719)

 

Isaac Newton conobbe John Wickins diciotto mesi dopo l'arrivo al Trinity College di Cambridge. Divennero ben presto compagni di stanza.

Wickins, figlio del direttore della scuola di grammatica di Manchester, entrò al Trinity nel 1663. Stando ai suoi ricordi, uscito per una passeggiata incontrò Newton, che gli apparve solitario e depresso. I due si misero a conversare e scoprirono di avere molto in comune.

È uno dei grandi misteri della vita di Newton il fatto che Wickins, per quanto abbia diviso l'alloggio con lui per più di due decenni, non abbia quasi lasciato traccia del loro stretto rapporto. Si separarono nel 1683 in maniera turbolenta. Wickins visse per altri trentasei anni, ma i due non si incontrarono mai più.

Wickins lavorò per molti anni come assistente di Newton. Scriveva regolarmente appunti sugli esperimenti, aiutava a preparare gli strumenti e a seguire i risultati. Le loro stanze divennero un appartamento-laboratorio.

Dapprima furono occupate solo da documenti e semplici strumenti ottici fatti in casa, più tardi si riempirono di fornaci e bottiglie colme di sostanze chimiche. Lasciata la città di Cambridge, Wickins divenne sacerdote. Si sposò e diede vita a una famiglia. Molti anni dopo la loro separazione, Newton inviò a Wickins un pacco di bibbie da distribuire al suo gregge, nel paese di Stoke Edith, nei pressi di Monmouth. L'unica altra corrispondenza tra loro che ci resti è una lettera scritta anni più tardi, nella quale Wickins chiede al suo ex compagno di stanza un'altra donazione di bibbie.

 

Christopher Wren (1632-1723)

 

Christopher Wren, che venne nominato cavaliere nel 1673, fu forse l'intellettuale inglese più poliedrico. Nacque all'interno di una situazione privilegiata: il padre era cappellano del re e Wren crebbe giocando col futuro monarca Carlo II.

È ricordato soprattutto come architetto. Progettò molti degli edifici più significativi di Londra, tra cui la moderna cattedrale di St Paul, la Royal Exchange e il Drury Lane Theatre. Era però anche ottimo artista, matematico ed eccellente astronomo. A Oxford occupò la cattedra di docente d'astronomia. Fu uno dei primi membri della Royal Society dopo il trasferimento della sede a Londra, e grazie ai contatti col re Carlo II fece molto per innalzare il profilo della Society.

Eseguì alcune delle prime trasfusioni di sangue (senza il minimo successo) negli anni Sessanta del diciassettesimo secolo. Si dedicò a ricerche sulle leggi del moto che in seguito ispirarono Isaac Newton a condurre i propri esperimenti. Era uno dei pochi uomini rispettati da Newton, che ammise pubblicamente i propri debiti con lui. Wren morì nel 1723, a novant'anni, e fu la prima persona a essere sepolta a St Paul.

Ringraziamenti

 

Molte persone mi hanno aiutato nel portare questo libro dall'idea iniziale alla pubblicazione. Voglio ringraziare il mio agente Caren Blake che ha visto qualcosa nella prima stesura e l'ha fatta circolare. Voglio porgere i miei ringraziamenti anche a tutti coloro che lavorano alla Blake Friedmann, la migliore agenzia letteraria del mondo.

 

Calorosi ringraziamenti ad alcuni ottimi amici che mi hanno offerto consigli sul libro nelle sue molte stesure: Tim Alexander, Kevin Davies, David Michie, Karen e Julian Johnson, Jules Watson.

Più di tutto, voglio sottolineare l'enorme contributo di mia moglie, Lisa, che ha offerto idee, critiche e preziosissimi consigli dal progetto iniziale del romanzo fino all'ultima riscrittura.

 

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