Equinox (23 page)

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Authors: Michael White

Tags: #Fiction, #Thrillers, #Suspense

BOOK: Equinox
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Al posto di ogni organo viene lasciata una moneta di metallo, un Arkhanon dell'antico Egitto che ritrae cinque donne, le cinque vittime. Gli organi vengono conservati e utilizzati a un'ora precisa. Posti sulle punte del pentacolo, sono essenziali per lo svolgimento di una cerimonia che, in caso di successo, indurrà il demonio ad apparire e a svelare il segreto della creazione della pietra filosofale.»

«Newton e i suoi amici sono riusciti a raccogliere gli organi, dopo aver assassinato cinque giovani donne a Oxford. Gli organi, un cervello, un cuore, un paio di reni, una cistifellea e un fegato, vennero conservati usando tecniche ideate dai primi membri dell'Ordine, alchimisti egiziani esperti nell'arte della mummificazione e conservazione. Era la specialità di du Duillier. Aveva meticolosamente studiato i processi e fatto del suo meglio per replicare le antiche tecniche. Il rito doveva svolgersi in una camera al di sotto della Biblioteca Bodleiana, una parte del labirinto dei Guardiani. Newton e i suoi hanno raggiunto la camera da un ingresso segreto nella cantina dei vini dell'Hertford College. Una mossa essenziale per superare le prove create dai Guardiani del quinto secolo. Sono riusciti a farlo con relativa facilità perché Newton era in possesso delle informazioni contenute nel manoscritto di George Ripley. Solo grazie all'intervento dei Guardiani all'ultimo momento Newton è stato sconfitto.»

«Da quanto ho saputo di loro, l'esistenza dei Guardiani è ancora più segreta di quella dell'Ordine della Sfinge Nera, e sono loro ad aver sempre avuto maggior successo. Almeno sino a oggi. All'epoca di Newton, i Guardiani erano guidati da Robert Boyle. Anche se è ironico pensare che suo fratello James fosse una figura chiave del gruppo di Newton. Robert Boyle è stato aiutato dall'acerrimo rivale di Newton, Robert Hooke, e da un uomo che si chiamava John Wickins. Wickins era l'amico più intimo di Newton, suo compagno d'abitazione. Era stato inviato a Cambridge da giovane studente con lo specifico compito di tenere sotto controllo Newton.»

Charlie puntò occhi penetranti sulla videocamera.

«L'attuale Ordine della Sfinge Nera sta dietro gli omicidi delle ragazze di Oxford. Tra i membri c'è un assassino perfettamente addestrato, un uomo noto solo col nome di Accolito. Raccolgono organi e li conservano, e questa volta hanno a disposizione la tecnologia del ventunesimo secolo. Le loro intenzioni sono identiche a quelle di Newton e Milliner: eseguire un rito occulto quando Marte, Venere e Giove saranno in congiunzione con il sole e la luna. Accadrà il 31 marzo, dopodomani, all'1.34 del mattino.»

«E qual è il mio ruolo in tutta questa storia?»

Charlie cambiò posizione sulla sedia prima di rispondere alla propria domanda.

«Ricordi la mia visita a New York, Laura? Ero lì per conto dell'Ordine. Il fatto è che l'Ordine del ventunesimo secolo non ha mai posseduto la sfera di rubino. Al di là dei Guardiani, Isaac Newton e i suoi compagni sono stati gli unici a vedere o toccare quel prezioso oggetto dai giorni di Ipazia. E quando il loro gruppo è stato disperso nel 1690, la sfera è stata requisita e nascosta da Robert Boyle. E tutti i documenti di Newton sull'argomento sono stati distrutti. Tutti tranne uno, un breve scritto in codice, gli Scientiae experimentalis principia chemica, del quale tu adesso possiedi una copia.»

«È il documento che ho recuperato a New York per l'Ordine. Sapevano, con certezza quasi totale, di non poter entrare in possesso della sfera in tempo per la congiunzione, e senza quella i loro sforzi sarebbero stati inutili. Però, il capo dell'Ordine, un uomo che non ho mai incontrato e la cui identità mi rimane segreta, ha saputo del manoscritto di Newton e delle informazioni che conteneva. Tra le altre cose, una trascrizione lineare dell'iscrizione.»

Era arrivato il momento di un'altra sigaretta.

«Ti spiego. Ho detto che c'è un'iscrizione sulla sfera. Consiste in un'unica linea di geroglifici egiziani incisi a spirale attorno alla sfera, da un polo all'altro. Chi ha creato quest'oggetto voleva impedire che le conoscenze contenute nell'iscrizione giungessero a qualcuno che non fosse iniziato. Così si è servito di una forma di crittografia chiamata steganografia. In altre parole, un codice con parametri fisici. Il che significa che il messaggio, la formula da usare nel rituale, dev'essere letto guardando i simboli in verticale dalla cima al fondo, non seguendo la spirale. È una tecnica antica. Si chiama scitale.

Messaggi in codice da decifrare avvolgendoli attorno a un cilindro.»

«Perfetto, se hai la sfera, ma solo Newton e i Guardiani l'hanno posseduta. Il documento che io ho trovato a New York, il manoscritto di Newton, contiene solo una copia dell'iscrizione tradotta in latino, però in forma lineare, il che la rende più o meno inutilizzabile. Io ho studiato matematica, ricordi? E mi sono specializzato in crittografia. Il capo dell'attuale Ordine lo sapeva. Mi venne offerto un lavoro che non potevo rifiutare. Non avevo idea di che cosa volessero fare. Per lo meno finché non sono entrato in possesso del manoscritto.»

«Mi è occorso quasi un anno per decifrare l'iscrizione lineare. Il dato mancante erano le dimensioni della sfera. Se le conosci, puoi ritrasformare l'iscrizione lineare in una spirale e leggere da una riga all'altra per recuperare il messaggio. Newton non ha lasciato indizi sulle dimensioni della sfera, per cui si potrebbe tirare a indovinare all'infinito e non arrivare mai a una vera interpretazione. L'unico altro modo di penetrare il codice era usare i metodi di decriptazione più avanzati e un computer molto costoso. Mi hanno fornito le attrezzature e, be', il resto stava tutto qui.» Charlie si batté l'indice sulla testa. «Essere un genio a volte può tornare utile.»

«Per tutto il tempo in cui ho cercato di penetrare il codice sono stato messo sotto costante pressione da messaggeri dell'Ordine. Però mi stavo anche dando da fare per scoprire il più possibile su cosa intendessero fare del codice. Non sono mai riuscito a stabilire chi siano i membri. Né chi sia il capo. Ogni cosa è stata fatta tramite messaggeri ed e-mail criptate. Una volta scoperte le loro intenzioni, ho deciso di tirarmene fuori.»

«Due settimane fa ho consegnato la trascrizione. Ma, come ho detto, quello che l'Ordine ha è praticamente inutile. Non lo sanno ancora e continuano a uccidere. Altre due ragazze moriranno in poco più di ventiquattr'ore, se l'Ordine non verrà fermato.» Charlie aspirò una lunga, meditabonda boccata di fumo.

«Laura, adesso tocca a te. Spero che tu possa contare sull'aiuto di persone di cui ti fidi. Io non posso fare molto altro per esserti utile, se non raccontarti tutto quello che ho scoperto. Ecco qui.»

«Newton non possedeva la tecnologia necessaria per conservare gli organi per la cerimonia, però aveva diversi vantaggi sui membri attuali dell'Ordine della Sfinge Nera. In primo luogo, aveva la sfera. Inoltre, quando l'Ordine è stato fermato dai Guardiani nel 1690, sono andati persi quasi tutti i documenti, e Boyle e gli altri hanno provveduto a far sigillare l'ingresso segreto al labirinto dall'Hertford College. I Guardiani hanno creato un nuovo punto d'entrata. Dovrai individuarne la posizione da altri indizi che ti darò. Da lì, attraverso un lungo tunnel, si accede al labirinto sotto la Bodleiana.»

«Il che significa che Milliner nel 1851 aveva tre gravi problemi. Non era in possesso della sfera. Si basava su una misteriosa copia della trascrizione lineare, copia che probabilmente il fratello di Boyle, James, era riuscito a nascondere ai Guardiani nel 1690. Non aveva nemmeno un'idea chiara su come conservare gli organi che aveva cominciato a raccogliere a Oxford e, per finire, non sapeva come entrare nel labirinto. L'ingresso sotto l'Hertford College non esisteva più. E naturalmente non conosceva i segreti dei Guardiani, per cui non poteva sapere della nuova entrata creata dopo Newton. Per aggirare l'ostacolo, Milliner fece qualcosa di straordinario. Sapeva da anni dei chilometri di tunnel sotto la Bodleiana. Anche in epoca vittoriana i tunnel erano estesi. Grazie alla profonda conoscenza dell'occulto e delle tradizioni dell'Ordine della Sfinge Nera, aveva un'idea chiara della posizione dell'antica camera in cui deve svolgersi la cerimonia. Così finanziò privatamente una costruzione, o meglio, solo de-costruzione, per collegare i tunnel più vicini a quelli che portano alla camera. I lavori vennero eseguiti verso la fine degli anni Quaranta dell'Ottocento, e il povero architetto assunto da Milliner fu trovato impiccato un mese dopo la conclusione. La polizia ritenne che si fosse suicidato.»

Charlie cominciò a tossire e non riuscì a fermarsi.

«Dio», disse dopo un po'.

«Devo proprio smetterla con le maledette sigarette. Ho la netta sensazione», riprese, «che i membri attuali dell'Ordine non sappiano come raggiungere la camera dal labirinto dei Guardiani, però conoscono il percorso aperto da Milliner che aggira il labirinto. Sarebbe impossibile accedervi dalla superficie o superare i tunnel senza una mappa, e per quanto mi risulta ne esiste una sola copia, custodita con estrema cura dall'Ordine.»

«Sono quasi giunto», trasse un lungo sospiro, «alla fine di questo strano monologo. Spero che tu abbia maggiori informazioni sul background della situazione. Mi piacerebbe essere con te e darti una mano, però... In ogni caso, tutto ciò che ti posso offrire sono solo degli indizi. Questo DVD contiene informazioni preziose che ti aiuteranno. Quando il video sarà finito, inserisci il disco nel computer. Dovrai decifrare il mio messaggio, una comunicazione personale per te, Laura, per impedire a chiunque altro di comprenderla. In questo modo otterrai le informazioni che ti aiuteranno a tradurre il manoscritto di Newton, e scoprirai dove si trova l'ingresso attuale al labirinto. Una volta lì, comunque, sarai abbandonata a te stessa. Non ho idea di quali siano le difese dei Guardiani o di come si possa superare il labirinto completando le tre prove approntate dagli Antichi. Purtroppo, per quanto Newton sia riuscito ad attraversarlo con l'aiuto del manoscritto di Ripley, e in seguito in compagnia di du Duillier e del fratello minore di Boyle, nel suo documento non ha lasciato quasi alcuna indicazione sul labirinto.»

«Addio, Laura. Spero che quando vedrai questo mio messaggio io sia ancora vivo, a prendere il sole su una spiaggia esotica. Forse, quando tutto sarà finito potremo rivederci e ricordare i vecchi tempi, come abbiamo fatto quando sono venuto a New York. Ciao, pisello odoroso.»

L'immagine sullo schermo svanì.

Philip e Laura erano talmente presi dai propri pensieri che non sentirono Jo aprire la porta d'ingresso ed entrare nella stanza.

Laura alzò gli occhi.

«Oh, ciao, amore», la salutò, distante.

«Qualcosa di interessante?» chiese Jo, con aria incuriosita.

«È un messaggio di Charlie.»

Jo guardò la madre senza capire.

«Una registrazione che ha fatto prima di morire. Spiega moltissime cose.» Laura premette il telecomando e il DVD ripartì dall'inizio.

«Allora, cosa aspettiamo?» chiese Jo, dopo aver visto e ascoltato.

«Mettiamoci al computer.»

Philip inserì il DVD nel lettore.

Sullo schermo si materializzò un breve messaggio:

BATTI «1» E RISPONDI.

Philip batté «1» sulla tastiera e apparve una nuova riga di testo: LAURA, QUELLA SERA TI È PIACIUTA

Philip si girò verso Laura, le sopracciglia corrugate.

«Allora?»

«Allora cosa? Che diavolo dovrebbe significare?»

«È l'indizio personale di cui parla Charlie. La risposta sarà ovvia soltanto a te», rispose Jo.

«Tu e Charlie avete...?» chiese Philip.

«Oh, per favore.»

«Be', era solo...»

«Deve alludere a New York», disse Laura. «È l'unica volta in cui l'ho visto di sera in vent'anni. Siamo andati all'Harry's Grill, sulla 34a West.» S'interruppe, fissò lo schermo, cercò di ricordare la serata.

«È successo qualcosa di speciale?» domandò Philip. «La crème brùlée era davvero straordinaria.» «Proviamo», fece Jo.

Philip batté «Crème brùlée». Lo schermo si svuotò per un momento, poi comparve un nuovo messaggio.

FUOCHINO, PERÒ NO. TI RESTANO SOLO DUE TENTATIVI

«Merda», esclamò Philip.

«Cosa? Io credevo fosse quella», sospirò Laura, e si girò verso la figlia.

Jo fece spallucce.

«Troppo facile, è ovvio.»

Prese una sedia, si sistemò vicino a Philip.

«Okay, abbiamo altre due possibilità e poi fine. Adesso sarà meglio andare un po' più cauti.»

«Ma è impossibile», ribatté Laura. «Potrebbe trattarsi di qualunque cosa.»

«Sì, però è un codice personale, mamma, qualcosa che tu dovresti capire subito.»

«Per questo ho suggerito la crème brùlée, Jo...»

«Okay», intervenne Philip.

«Riflettiamo. L'indizio di Charlie è LAURA, QUELLA SERA TI È PIACIUTA. Che altro potrebbe intendere? Sei sicura che alluda alla serata di New York?»

«E come faccio a saperlo?» Laura avvertiva sintomi sempre più forti di frustrazione.

«Secondo me siamo nella direzione giusta», affermò Jo. «Lo dice Charlie con quel fuochino. Deve trattarsi della sera al ristorante. Però il codice potrebbe essere crème oppure brùlée o cb... Chi lo sa.» Nessuno parlò per qualche secondo. Jo rifletteva. Laura si passava le dita fra i capelli scrutando il video.

«Hai ragione», concluse infine Philip. «Potrebbe essere qualunque cosa, però Charlie ti ha dato un indizio dopo il primo tentativo. Forse ci occorrono più informazioni.»

«Sì, ma ci resterebbe un'unica possibilità.»

«Qualcuno ha idee migliori?» ribatté Philip.

«Un minuto», disse eccitata Laura. «Se non concludiamo qualcosa dopo tre tentativi, non possiamo reinserire il DVD e ricominciare?»

«Ne dubito. Si auto-cancellerà, sono sicura», rispose Jo.

«O si autodistruggerà come in Mission Impossible.»

«Fantastico.»

«Però secondo me papà ha ragione. Senza altre informazioni potremmo tirare a indovinare per tutta la notte. Tentiamo qualcosa e speriamo in bene.»

«Non mi pare molto scientifico», commentò Philip.

«Cosa ne dite del semplice brùlée?» propose Jo.

«Un tentativo come un altro.» Laura annuì.

Philip batté la parola sui tasti. Dopo un istante, lo schermo rispose.

 

SONO PIETRIFICATO, LAURA!

DOVREBBE

ESSERE FACILE PER TE!

SONO SOLO SEI LETTERE, PICCOLA

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